Fitch: “Ecco i dati sulla crescita di San Marino”

Secondo Fitch Ratings la crescita economica a San Marino è in rialzo, passando dal 5% all’8,3% per il 2021 e al 4,0% (dal 3,0%) per il 2022 rispetto all’ultima revisione.
I settori chiave sono stati quello manifatturiero orientato all’export e quello turistico. 

La reazione di ANIS e le proposte per il futuro

Secondo l’ANIS (Anis – Associazione Nazionale Industria San Marino), nonostante gli ultimi anni abbiano segnato una crisi a livello internazionale dovuta in particolare alla pandemia e alla guerra in Ucraina, le industrie sammarinesi hanno dimostrato tutta la loro forza e captato ogni possibile occasione di ripresa. Sulla scia di questo trend, ANIS auspica una velocizzazione delle riforme in favore di una maggior competitività internazionale. In particolare, l’accento è posto sul calmieramento delle tariffe energetiche, per spingere il fotovoltaico verso una capacità di produzione ottimale e su importanti interventi anche nel settore idrico e quello dei rifiuti. La libertà di “lavorare e sviluppare”, investire, assumere nuovo personale, rinnovando anche i contratti, è ciò di cui hanno davvero bisogno le aziende sammarinesi. Inoltre, vanno ridiscusse anche le proposte per il rinnovamento del contratto nel settore dei servizi.

La relazione ufficiale di Fitch Rating 

Fitch individua punti di forza strutturali e vulnerabilità finanziarie.
La classificazione di San Marino come “BB” deriva da: livelli di reddito elevati, un settore delle esportazioni resiliente e un’ampia posizione creditoria esterna netta, nonché un sistema politico stabile.
Tra i punti a sfavore, un elevato onere del debito e una scarsa qualità degli attivi nel grande settore bancario, dimensioni molto ridotte dell’economia, limitata capacità amministrativa che si riflette nei problemi di qualità dei dati e basso potenziale di crescita. 

Tra le azioni necessarie e auspicabili, c’è il rifinanziamento nel 2024: San Marino dovrà rifinanziare i suoi unici eurobond (340 milioni di euro, pari al 21,6% del PIL) nel 2024, date le limitate riserve di liquidità e lo scarso sviluppo del mercato obbligazionario interno. Inoltre, la riforma fiscale delle pensioni approvata a fine 2022 dovrebbe contribuire ad alleviare le pressioni fiscali causate dall’invecchiamento della popolazione, accompagnata da una nuova riforma dell’imposta sul reddito da approvare probabilmente durante il primo semestre 2023. Infine, è in progetto l’attuazione di un sistema IVA più efficiente.

Le previsioni legate all’energia, invece, sono ottimiste: “Sebbene la perdita della società di servizi pubblici sia superiore a quanto previsto in precedenza, stimiamo che sarà gestibile a circa 7,5 milioni di euro (0,5% del PIL) nel 2022 e le nostre proiezioni presumono che la società di servizi pubblici tornerà a essere redditizia quest’anno”. 

Le reazioni nel quadro della politica

Il Segretario di Stato per le Finanze Gatti sottolinea che “la via da percorrere è impegnativa ma siamo sulla strada giusta, quindi ogni piccolo ma importante segnale di recupero va segnalato soprattutto in presenza di un contesto internazionale segnato dall’incertezza. Colgo favorevolmente questo report di Fitch in quanto avrà un impatto positivo sul piano esterno oltre a rappresentare uno stimolo per continuare nell’azione intrapresa nell’attuazione degli impegni contenuti nel programma di governo”.

Righi, Segretario di Stato per l’Industria, si dice “soddisfatto del fatto che le politiche e gli interventi portati avanti dalla Segreteria incentrati come sempre detto tanto sul fronte interno quanto su quello internazionale con l’obiettivo di creare percorsi di crescita strutturati stiano portando i propri importanti frutti.” Infatti il volume dell’export dal 2019 ad oggi è cresciuto di oltre 1 miliardo di euro.

Secondo Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo, “i risultati ottenuti e certificati da Fitch assumono maggior valore se valutati tenendo in considerazione le difficoltà che hanno minato il settore del turismo negli ultimi anni, la pandemia prima e il conflitto russo-ucraino oggi, gravi eventi globali che limitano la mobilità dei viaggiatori e costringono enti e istituzioni a rivedere continuamente i progetti di crescita.”

Di diverso avviso, Repubblica Futura, che avverte di non cantare vittoria perché il rating non ha ancora raggiunto il livello ottimale di AA a causa di pochi sostanziali cambiamenti rispetto al governo precedente, lamentando una carenza di interventi a sostegno agli investimenti. La prospettiva, dunque, non sembra così ottimista, ma va letta in una chiave differente: “Fitch ci ha anche ricordato l’insufficienza della riforma delle pensioni a lungo termine, mentre sui temi fiscali siamo ancora alle speranze” e “ci ha anche fatto presente che il Governo non ha intenzione di aiutare famiglie e imprese per far fronte al caro vita”.

Fonte: Fixing San Marino

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